La gita al lago verde

Lago Verde1

Sian partiti di buon ora, (si fa per dire.. erano le 9,30 di sabato 22 agosto)
La variopinta compagine schierava questa formazione; io con patrizia e massimo seguiti dal cane luna, lorenzo con jitka e matteo ( il più giovane e certamente il più bello) daniele e claudio, c’era anche la linda, in ultimo anche il prof che si è unito al gruppo, la sua consorte al contrario ha dato forfait…. c’era un pericolosissimo attraversamento di un campo incolto (help!!).
Ci siamo inoltrati nel bosco e attraversata la prima radura si è deciso di fare tappa.
Abbiamo stabilito, dopo lunga consultazione, che il primo punto d’orientamento sarebbero state le “lavatrici”.
Qui credo sia opportuna una precisazione: tale monumento post moderno è in realtà un ardito abbinamento tra una stufa ed una lavatrice appunto, ed è stato motivo di colte disquisizioni sull’apportare o meno modifiche all’opera.
Senza trovare alcun accordo intellettuale ci siamo avviati in meditativo silenzio, finché ad un bivio con tanto di cartello che indicava due direzioni (entrambe le direzioni conducevano alla nostra meta), si è decisa la rotta dopo un veloce consulto.

Senza risparmiarsi mai, Luna correva ora a rallentare i primi, ora a spingere gli ultimi da buon cane pastore quale è (nel suo sguardo canino credo di aver colto più di una volta un lampo di compassione nel dover guidare un gregge tanto fiacco).
Un passo dopo l’altro usciamo dall’ombra del faggeto e ci troviamo come per incanto su una terrazza che si affaccia sulle gole di Cervara, un panorama montano da mozzare il fiato.
I tempi sono stretti, scendiamo per la pietraia e rientriamo nel bosco, altro luogo di favola, scopriamo case e cose che nessuno di noi pensava potessero esistere, ad un certo punto non escludevo neppure un incontro con elfi e fate.
Si va avanti… altro bivio, una strada scende e una sale, ma il lago è in fondo alla valle…. allora perché salire?
Due avanscoperte si dividono per le due direzioni opposte  JITKA sale  CLAUDIO scende …………….
La strada giusta risulterà ovviamente ……….Quella in salita.

Finalmente al lago.
Un lago all’apparenza simile a tutti gli altri laghi della zona, ma con delle piccole differenze che lo rendono unico e dolcissimo.
Seduti sulle sue rive assaporiamo con soddisfazione lo scenario con tanta fatica conquistato.

Poi spuntino …………panini che vanno e vengono ………assaggia ti prego! Assaggia questo! No è meglio questo ……..ora le bevande ……solo acqua?!?!?!? …aaaaaaaah.… condivido totalmente l’idea di Luna: che alpini scadenti!

La vera conquista della giornata si rivelerà la cascata Farfarà, poco difarfaracascata5stante dal lago.

Ci sono i testimoni che hanno lasciato regolare deposizione, il prof ha scattato fotografie.
Le fotografie, ma dove sono?
Pare siano state depositate presso una società off-shore alle Bahamas con capitale elvetico e cda in Lichtenstein chi può dire se un giorno riusciremo a vederle…

luciano

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